Imposta di soggiorno e nuovi adempimenti burocratici sono solo alcuni degli elementi con i quali il Parlamento ha “aggredito” il settore delle locazioni brevi, dopo aver preso atto che alcuni italiani si sono “permessi” di esercitare il loro diritto di proprietà attraverso l'affitto, per cercare di pagare almeno in parte Imu, Tasi e Tari.

La pesante tassazione patrimoniale che da alcuni anni grava sugli immobili ne ha determinato una sensibile diminuzione del valore che si è tradotta in una corrispondente riduzione del reddito disponibile, attraverso un effetto ricchezza negativo, tale da influenzare la disponibilità a investire e a consumare.

Dal punto di vista teorico l'imposizione fiscale si fonda su due principi, quello della "capacità contributiva" e quello del "beneficio".

Tra le varie polemiche relative agli emendamenti sulla legge di Bilancio, poi interamente azzerati per la necessità di rapida approvazione della stessa, si segnala quella relativa alla cedolare secca per gli intermediari online delle locazioni di immobili abitativi.

Prendiamo spunto dalla recente scadenza in cui si sono corrisposte Imu e Tasi, per parlare delle due imposte patrimoniali che i proprietari di immobili devono versare ogni anno a prescindere dall`eventuale reddito prodotto dai loro beni e in aggiunta alla stessa tassazione reddituale.