Le lavoratrici che hanno i requisiti per l’opzione donna possono presentare in qualsiasi momento, anche dopo l’apertura della “finestra mobile”, la domanda di pensione di anzianità, tenendo conto delle decorrenze delle diverse Gestioni previdenziali e dell’obbligo di cessazione del rapporto di lavoro dipendente per conseguire la pensione stessa.

L'adesione alla rottamazione delle cartelle (art. 6 D.L. 193/2016, convertito in L. 225/2016) non consente il rilascio della regolarità contributiva, se non dopo il versamento delle somme dovute in unica soluzione o con il pagamento della prima rata nelle ipotesi di adempimento in modalità rateale. Lo ha precisato l'Inps con messaggio 824/2017.

Aumentano i contributi dei soggetti iscritti alla Gestione Separata INPS, di cui all'art. 2, c. 26 della L. 335/1995, passando a 32,72% per coloro che sono iscritti in via esclusiva alla Gestione stessa. Tutti i dati sono stati diramati dall'Inps con circolare 21/2017.

Entro il 2.03.2017, dovranno essere presentate le istanze da parte di coloro che possono accedere all'ottava salvaguardia di cui alla legge di Bilancio 2017 (L. n. 232/2016). Lo chiarisce il Ministero del lavoro con circolare 41/2016 e l’INPS con circolare 11/2017.

Estesa, dal 1.01.2017, l'opzione donna alle lavoratrici che per effetto degli incrementi della speranza di vita, non hanno maturato i requisiti entro il 31.12.2015 per accedere a tale forma di pensione di anzianità.

Anche i soggetti iscritti alle casse professionali privatizzate avranno la facoltà di conseguire un’unica pensione cumulando i periodi assicurativi non coincidenti posseduti presso 2 (o più) forme di assicurazione obbligatorie, che non siano già titolari di trattamento pensionistico autonomo presso una delle gestioni interessate.

Le istruzioni per il pagamento delle prestazioni del Fondo di integrazione salariale sono fornite dall'Inps, con messaggio 4885/2016. Le prestazioni sono due: l’assegno di solidarietà e quello ordinario, come ulteriore prestazione per i dipendenti di aziende che occupano mediamente più di 15 dipendenti.

L’Inps, con messaggio 4587/2016, fornisce importanti chiarimenti per artigiani e commercianti sul recupero dei contributi eccedenti il reddito minimale. Viene ricordato che l’accertamento dei contributi a percentuale eccedente il minimale per gli iscritti in esame è disciplinato dall'art. 1 del D.Lgs. 462/1997 e dall'art. 10, c. 1 D.Lgs. 241/1997.

Anche le madri lavoratrici autonome o imprenditrici potranno aver diritto all'erogazione del voucher per l'acquisto dei servizi di baby-sitting o per far fronte agli oneri dei servizi per l'infanzia. A prevederlo è il Decreto interministeriale del 1.09.2016, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27.10.2016.