Sulla discordanza di pareri, emersa nella scorsa primavera in seno ai Ministeri competenti, in ordine alla vigenza, ad oggi, dell`art. 62 del D.L. 1/2012, è stato chiamato in causa il Tar Lazio che, nella sentenza n. 7195/2013, ha sancito la piena validità della disposizione citata, nonostante l`entrata in vigore del D.Lgs. n. 192/2012.

Tra le pieghe della legge di Stabilità 2014 è contenuta una specifica disposizione che tende a fermare, almeno per il momento, la temuta riforma inerente il trattamento Iva delle prestazioni socio-sanitarie ed educative rese dalle cooperative sociali, riforma che, in assenza di interventi, sarebbe entrata a pieno regime con l`anno 2014.

Il nuovo regime di tassazione ai fini Ires, introdotto a decorrere dal periodo d`imposta 2012, si riflette sulla dichiarazione dei redditi, di questi tempi in fase di predisposizione, all`interno della quale devono trovare collocazione le specificità che, in ambito fiscale, differenziano le cooperative dalla generalità delle società di capitali.

In relazione alle prestazioni socio-assistenziali svolte dalle cooperative sociali, il cui regime Iva è stato modificato dalla legge di stabilità 2013, è intervenuta l`Agenzia delle Entrate che, nel tentativo di fare chiarezza sulla materia, ha invece posto alcuni dubbi sull`effettiva entrata in vigore delle disposizioni di riforma.

Le conseguenze in caso di inadempimento risultano di assoluta rilevanza. Oltre alla perdita delle agevolazioni fiscali, il mancato versamento del contributo del 3% ai fondi mutualistici può determinare l`obbligo di devoluzione, ai fondi medesimi, del patrimonio effettivo della cooperativa.

Con l`approvazione della Legge di Stabilità 2013, è stata portata a compimento la riforma Iva inerente le attività di carattere socio-sanitario ed educativo svolte dalle cooperative sociali. La relativa entrata in vigore è prevista a decorrere dal 2014

L`Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture ha definito le linee guida per gli affidamenti alle cooperative sociali, ai sensi dell`art. 5 della legge n. 381/1991.

Con riferimento alle società cooperative di produzione e lavoro, nel computo della mutualità prevalente, non rileva il corrispettivo pagato per le opere eseguite da terze imprese, in forza di contratti di appalto.