La DRE Piemonte ha recentemente affermato come, in caso di scioglimento di società semplice che detenga anche immobili, non si realizza tassazione diretta per trasparenza né in caso di loro assegnazione, né in caso di eventuale cessione a terzi. Ciò a patto che i beni (diversi dai terreni edificabili) siano detenuti da oltre 5 anni.

Una delle novità della riforma sta nella necessità di individuazione, con decreto di natura regolamentare del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di criteri e limiti necessari per la definizione delle attività cosiddette accessorie, svolte dall'ente in aderenza alle previsioni dell’art. 6 del decreto previa regolamentazione statutaria.

Il testo della riforma chiarisce che al Terzo Settore non appartengono solo gli enti specificamente disciplinati, ma anche tutti quelli di carattere privato (diversi dalle società) che, senza scopo di lucro e per finalità di utilità sociale, svolgono una o più attività di interesse generale, previa iscrizione nel registro unico nazionale.

In relazione alla facoltà di trasformazione degli enti appartenenti al Terzo Settore, il Codice della Riforma interviene in modifica delle disposizioni del Codice Civile, prevedendo l’inserimento del nuovo art. 42-bis, dedicato alla regolamentazione delle operazioni straordinarie, senza tuttavia dettare precisamente presupposti e procedure.

Le modalità di attuazione dei benefici fiscali (previsti dall'art. 18, cc. 3, 4, 5 D.Lgs. 112/2017 attuativo della legge delega per la riforma delle imprese sociali) sono demandate a specifico decreto del Ministro del Lavoro, da adottare entro 60 giorni di concerto con il Ministro dell'Economia e con il Ministro dello Sviluppo Economico.

Il controllo preventivo effettuato dalla Direzione Regionale ai sensi dell’art. 3 del D.M. 266/2003 sugli atti costitutivi degli enti che intendono assumere la qualifica di Onlus è di natura meramente formale e documentale. Tuttavia, esso non preclude alcuna successiva attività di accertamento anche in merito all'attività svolta.