Com`è noto la legge di Stabilità 2016 ha anticipato al 1.01.2016 (anziché 2017) l`entrata in vigore del titolo II° del D.Lgs. n. 158/2015 relativo alla revisione del sistema sanzionatorio amministrativo non penale. Tale novità si riverbera anche in materia di sanzioni Intrastat e ravvedimento operoso per le omissioni.

L`art. 13 della L. 115/2015 ha introdotto modifiche volte a recepire le restrittive interpretazioni fornite dalla Corte di Giustizia (sentenza 6.03.2014 - causa C-606/12 e C-607/12) in materia di lavorazioni intracomunitarie di beni senza rientro. Tali novità determinano effetti in materia di obblighi identificativi e compilazione degli Intrastat.

Com`è noto la legge di Stabilità 2015 ha esteso l`applicazione del regime del reverse charge alle prestazioni di pulizia, demolizione, installazione di impianti e completamento relative ad edifici. Fra i dubbi su cui la C.M. 14/E/2015 aveva "glissato", vi era quello sulla sorte degli impianti "imbullonati/ancorati" agli edifici.

La legge di Stabilità 2015 ha esteso l`applicazione del regime del reverse charge di rottami e assimilati (art. 74, c. 7) anche alla cessione "di bancali in legno (pallet) recuperati ai cicli di utilizzo successivi al primo". La novella ha creato non poca confusione fra gli addetti, alcuni dei quali hanno ritenuto di doverla applicare "tout court".

Che fosse solo questione di tempo era scontato. L`avvio della procedura EU Pillot 6286/14/TAXU, anticamera di quella d`infrazione, ha spinto il legislatore nazionale (art. 13 L. n. 115/2015) ad adeguare la norma nazionale agli insegnamenti – sul punto restrittivi - sanciti dalla sentenza 6.03.2014 (C-606/12 e C-607/12) della Corte di Giustizia.

Tranne l`esonero dalla tenuta delle scritture contabili, il nuovo regime forfettario (art. 1, cc. 54-89, L. 190/2014) ha ereditato ben poco dal regime fiscale di vantaggio (dal 2012 al 2014 con proroga per il 2015 e minimi dal 2008 al 2011) che l`ha preceduto. Non fanno eccezione gli aspetti Iva per eventuali operazioni con l`estero.

Stop, nel B2B, alla fatturazione dalla partita Iva italiana del fornitore non stabilito. Questo il messaggio che passa nella R.M. 21/E/2015 nella quale, ancorché implicitamente, viene affrontato il tema del luogo di fatturazione quando il fornitore estero è solo identificato (non anche stabilito) nel Paese di territorialità dell`operazione.

Dal 25.05.2015 sono sciolte le riserve, lo precisa la nota 20.05.2015 n. 58510/RU delle Dogane. A un mese di distanza dalla nota 46452/RU (vedi Ratio Mattino del 28.04.2015), è arrivato il via libera sia alla dispensa dalla consegna della copia cartacea che alla possibilità di utilizzare la dichiarazione d`intento per più operazioni doganali.

Finalmente si semplifica anche per le dichiarazioni d`intento in dogana. Questa la prospettiva, di non immediata operatività, che emerge dalla risoluzione dell`Agenzia delle Entrate n. 38/E del 13.04.2015 cui fa però seguito, "smorzando" momentaneamente gli entusiasmi, la nota 20.04.2015 n. 46452/RU dell`Agenzia delle Dogane.

L`art. 19, c. 3, lett. b D.P.R. 633/1972, in base al quale l`indetraibilità degli acquisti afferenti a operazioni attive non soggette non si applica alle "operazioni effettuate fuori dal territorio dello Stato le quali darebbero diritto alla detrazione dell` imposta", trova da quest`anno puntualizzazioni nella dichiarazione Iva.