Fra le novità, dubbi e complicazioni della legge di Stabilità 2015 di immediato impatto operativo, vi è l`estensione del reverse charge in edilizia. Edilizia e dintorni, dovremmo dire, giacché le novità abbracciano anche il settore delle pulizie coinvolgendo, anche per gli appalti, la committenza di qualsiasi settore.

Le nuove regole entrano a pieno regime dal 12.02.2015, ma chi vuole può partire anche prima, evitando "duplicazioni" transitorie. Lo stabilisce il Provvedimento dell`Agenzia n. 159674 del 12.12.2014 attuativo dell`art. 20 del D.Lgs 175/2014 in materia di semplificazione nella comunicazione telematica delle dichiarazioni d`intento.

La recente sentenza della Corte di Giustizia 2.10.2014 (causa C-446/13) affronta il caso di una cessione (apparentemente) intracomunitaria, ma che tale non è se i beni, prima della consegna al cliente UE, subiscono nel paese del cessionario (diverso quindi dall`Italia) una lavorazione per conto del fornitore nazionale.

Non capita spesso, parlando di Fisco, di trovarsi a gestire buone notizie per il contribuente. Con la dichiarazione Iva 2014 in scadenza a settembre, tuttavia, molti promotori finanziari potranno sfruttare una chance inusuale: la detrazione dell`Iva acquisti e il recupero di quella pregressa.

Fino al 2001 gli esportatori abituali erano obbligati ad annotare mensilmente, in apposito prospetto, nel registro Iva vendite (oppure nel registro dei corrispettivi oppure in quello delle dichiarazioni d`intento) i dati relativi all`andamento del plafond. Con le semplificazioni del DPR 435/2001 la disciplina è cambiata, ma non più di tanto.

Le conclusioni che emergono dalla sentenza della Corte di Cassazione 22172 del 27.09.2013 devono spingere il (primo) cedente che invia la merce all`estero su indicazione del proprio cliente, promotore di una triangolazione, a prestare attenzione alla causa negoziale del rapporto fra quest`ultimo e il cliente finale estero (UE o extra UE).

La Corte di Giustizia (sentenza 6.03.2014 causa C-606/12 e C-607/12) ha recentemente fornito un`interpretazione strettamente letterale alla disposizione della Direttiva 2006/112/CE che, a determinate condizioni, esclude dal qualificare come trasferimenti a destinazione in un altro Stato membro i beni inviati in conto lavorazione.

Con la R.M. 27/E del 12.03.2014 l`Agenzia delle Entrate ha chiarito, per gli omaggi "autoprodotti", la distinzione fra valore e costo nella disciplina delle spese rappresentanza rilevanti ai fini IIDD. Non è stata colta, tuttavia, l`occasione per risolvere i dubbi dal versante Iva.

Con la C.M. 35/E/2013 l`Agenzia delle Entrate ha fornito apprezzabili interpretazioni in merito alle novità del decreto liberalizzazioni (D.L. 1/2012) che hanno rimosso il previgente divieto di rivalsa dell`Iva pagata a seguito di accertamento allargando, altresì, sulla detrazione dell`Iva da accertamento doganale e da splafonamento.